Carissime Presidenti e Carissime Socie,
In questo momento altamente drammatico per la storia dell’uomo, che vede il nostro Paese tra i più colpiti dalla prima pandemia del mondo globalizzato, desidero farvi sentire la mia vicinanza e, di rimando, desidero sentire la vostra vicinanza. Stringiamoci allora tutte in un abbraccio virtuale e sosteniamoci a vicenda; utilizziamo i mezzi che la moderna tecnologia ci mette a disposizione, per vincere la solitudine fisica – forzata dalle disposizioni governative – ma anche spirituale e, soprattutto, per fugare l’incertezza e la paura del domani.
Gli scienziati ci dicono che abbiamo scarsi mezzi al momento per combattere il terribile COVID 19 se non l’istinto di sopravvivenza, il coraggio e la razionalità. Ma per trovare e dispiegare il coraggio dobbiamo stare unite, oggi più che mai. Noi donne, nelle nostre rivendicazioni, siamo state sempre esempio pratico dell’unione che fa la forza.
La prudenza e la forza della ragione devono essere gli altri moniti da fare circolare tra di noi e veicolare all’esterno della nostra associazione. Perciò vi raccomando di attenervi strettamente alle disposizioni della Protezione Civile e a quelle ministeriali per mantenere il virus lontano da noi, e per evitare che si diffonda e coinvolga un più alto numero di persone. Osserviamo scrupolosamente il consiglio ministeriale “Io resto a casa” come un comandamento teologico. Non è il momento di protagonismi e di iniziative univoche – specie se esulano le nostre competenze- che possono risultare inefficaci e magari generare incomprensioni e polemiche. Nell’immane lotta che tutta la nazione sta conducendo, ma anche nel consueto agire per la nostra missione, ciascuno di noi della Fidapa, può esporre un’idea all’interno del gruppo di appartenenza, nel rispetto dei ruoli, da sottoporre all’approvazione degli altri per valutarne la validità. Come già ribadito la concordia e la solidarietà devono essere il collante per costringerci in un corpo solo. In una fase storica in cui prevale
l’ego smisurato, la triste evenienza ci ha ridimensionati alla nostra comune entità: siamo esseri estremamente intelligenti, ma fragili e caduchi, pronti a cadere, come fuscelli, al primo soffio di vento. Non potendo ovviare alla nostra finitezza, usiamo allora la ragione, nel rispetto delle regole, per aiutare gli altri e gli organi preposti a vegliare su di noi; utilizziamo la stessa, in questa circostanza, per capire che dobbiamo riconoscerci uno uguale all’altro senza sgomitare troppo e tentare di sopraffarci, perchè provenienti da un’unica matrice e fatti della stessa polvere di stelle e, come tali, torniamo a rispettare la natura che abbiamo oltraggiato e che, oggi, ci si rivolta contro. E non dimentichiamoci che al di sopra di noi, della natura tutta, del conosciuto e dell’inconosciuto esiste un qualche cosa, una potenza infinita , che dal nulla ha creato e sincronizzato l’universo,“il motore primo di tutte le cose” ̶ come diceva S.Tommaso ̶ “che tutto move”.
Il mio pensiero, il mio grazie – e quello di tutto il CPN, del quale mi rendo portavoce, va a quelle socie che vivono in estrema solitudine, a quelle – spero poche – che, direttamente o indirettamente, hanno subito danni dal contagio, a tutte coloro che hanno familiari lontani, costretti a vivere nelle zone rosse, e, soprattutto, ai luoghi della sofferenza, dove i malati sono strappati agli affetti più cari e dove medici, infermieri ed ausiliari sanitari sacrificano la vita per prendersi cura di noi. Tra questi tante Fidapine. Un riferimento particolare, pieno di cordoglio, ai tanti che hanno perso la vita, specialmente senza il conforto dei propri familiari. Includo nei miei pensieri le tante altre categorie di lavoratori e lavoratrici che stanno in prima linea per garantire la nostra sussistenza e per evitare la diffusione del contagio, mettendo a repentaglio, ogni giorno, la loro vita. Un ringraziamento alle istituzioni politiche e sanitarie che gestiscono questo difficile e pericoloso frangente della nostra esistenza.
Da più parti della BPW Fidapa Italy arrivano sollecitazioni perchè l’organo nazionale si attivi per una raccolta fondi da destinare alla Protezione civile e/o ad enti preposti regionali e locali. Dibattuta tra il rispetto dello Statuto e il sentimento di umanità, ho dovuto precisare che, essendo la FIDAPA un movimento di opinione e non un Club Service, non possiamo come istituzione nazionale, per natura giuridica e codice di attività, provvedere ad elargizioni. Già tale problema era stato sollevato nel biennio scorso ed era stata data la stessa risposta.
Tuttavia non si può soffocare la generosità umana, la sensibilità verso chi soffre; perciò proponiamo la libera iniziativa alle sezioni, le quali peraltro sono conoscitrici dei bisogni del proprio territorio.
Il 2020 doveva essere l’anno della rinascita delle donne ed invece verrà ricordato come l’anno del COVID 19. Si doveva celebrare il 25° anniversario del Congresso di Pechino e dare un notevole risalto all’ 8 marzo, quale momento di riflessione generale sulle donne, sul riconoscimento della loro centralità nel lavoro, nella famiglia e nella società. Invece tutte le nostre attività, espressione di un nutrito programma, sono state bloccate. Tra esse la trattazione del Tema nazionale e del Tema internazionale. Rimandato il Convegno e l’Assemblea Nazionale previsti per il 24-25 aprile p.v. ad Agrigento – tappa obbligatoria delle manifestazioni dell’anno sociale in corso – dopo centinaia di adesioni da ogni parte d’Italia e dopo una minuziosa preparazione già portata a termine. Doveva essere un momento di aggregazione e di confronto su temi spinosi delle donne. Rimandato il CSW 63 che si doveva tenere a NewYork, il 3 °Forum BPW Adrionett Pula,10° anniversary conference BPW Europe a Malta. Sospese le Assemblee Nazionali, Distrettuali e di Sezione e le Candle ‘s Night, le manifestazioni più importanti della nostra Associazione che registrano la massima unità e l’affermazione del credo associativo. Tutto questo, a me che sono la vostra guida ,procura un senso di impotenza, sia per la mancata operosità che per la mancata presenza nelle vostre Sezioni, ma, nel contempo, accresce la mia responsabilità. A parte la nostra sensibilità, ci siamo adeguati ai provvedimenti delle Istituzioni governative, che oltre ad indurci all’isolamento fisico, hanno congelato tutte le attività della nazione. E’ giusto che sia così se dobbiamo mettere a tacere i sentimenti e fare parlare la ragione.
Ma la Fidapa c’è e vuole continuare ad esserci. In un momento in cui siamo sospesi in un eterno presente, obbligati a ripetere in giornate interminabili le stesse azioni e gli stessi gesti, non dobbiamo farci sopraffare dall’inanizione; occorre uscire da questa lentissima fluttuazione passiva per smuovere il presente e preparare il domani.
L’ACCADEMIA FIDAPA rimane ricca di risorse umane e di progettualità.
Le nostre azioni del momento:
1) Trattazione del tema nazionale. Progetto di Letizia De Luca, Vice-presidente della sezione di Roma, la quale sta mettendo in onda gli argomenti da trattare, tramite la piattaforma Zoom, incontri video-audio con le socie, ogni mercoledì,iniziati nel mese di febbraio Sono previsti sei incontri con la partecipazione della Presidente Nazionale, della Vice-Presidente Nazionale, della Presidente e Vice-Presidente del Distretto Centro.
2) Lettera alla Presidente della C. E. Ursula von der Leyen. Su suggerimento della socia della Sezione Roma, Lucia Votano si è sottoscritta una lettera da inviare alla Presidente della Commissione Europea, nella quale la BPW Fidapa Italy auspica la formazione di una Task Force Comunitaria che sovraintenda, con una sola regia, alla gestione della pandemia in Europa, provvedimenti più incisivi a sostegno dei mercati finanziari e misure per scongiurare una probabile crisi economica e del mercato del lavoro, misure di protezione sociale per colmare il gender gap nello scenario di involuzione economica e una nuova governance per “guardare al mondo con occhi di donna” (Conferenza di Pechino 1995).
3) IorestoacasaSICURA – Campagna di sensibilizzazione contro la violenza dentro le mura domestiche. Avviata dalla Sezione Monza Brianza nell’ambito delle direttive della Task Force Pari opportunità e politiche di genere di cui è Responsabile Patrizia Pilato. Pare che, da testimonianze ed inchieste, l’effetto weekend, cioè a dire il lasso di tempo in cui il soggetto maltrattante infierisce di più contro il soggetto maltrattato, sia aumentato con la permanenza coatta in casa del nucleo familiare, e delle coppie in particolare. Chi ha sentore di violenza domestica viene invitato a denunciare il fatto, ai numeri impressi in apposita card, 1522 o 112, ai quali rispondono le forze dell’ordine. Tali inviti e card sono postate nel sito F.B. della Fidapa della sezione di Monza Brianza. Data la valenza dell’iniziativa, sarà pubblicato l’appello anche sul sito nazionale.
4) Ciao cara come stai – Iniziativa di solidarietà contro la solitudine del momento, promossa da Caterina Peraino, responsabile della T.F. Politiche Sociali. L’iniziativa è rivolta alle socie single, anziane, malate o in quarantena che non hanno nessuno vicino. Una voce amica può lenire la loro sofferenza e non farle sentire sole.
Progetti in un futuro prossimo:
1) La formazione digitale. Il progetto è stato proposto dalla Responsabile della Task Force Comunicazione Ida Gasperini, Si terrà un corso per utilizzo delle tecnologie digitali, coordinato da Bettina Giordani, esperta informatica, della durata di un anno e il cui scopo è la formazione delle socie, che aderiscono volontariamente all’uso delle tecniche digitali per facilitare la comunicazione e le relazioni in rete.
2) Formazione del turismo. Progetto proposto dalla socia Angela Donato della sezione di Soverato, del Distretto Sud-Ovest. Si dovrebbe parlare del rilancio del turismo, un settore della nostra economia che sta subendo un tracollo. La responsabile auspica la creazione di una rete tra le socie imprenditrici del settore per apportare idee, suggerimenti e collaborare – ognuno a conoscenza del proprio territorio – nella stesura di un’agenda da consultare, ricca di proposte di itinerari, centri alberghieri, di relax e quant’altro per ridare smalto al nostro Bel Paese.
3) Formazione digitale per anziani e disabili. Proposto dalla responsabile della T.F. Medicina di genere e Disabità, Luisa Monini. Il progetto prevede nelle RSA, nelle case di accoglienza per anziani la loro formazione digitale e la creazione di Internet corner, punti di incontro sociale, culturale e ricreativo.
4) Adesione al terzo settore. Essendo un soggetto giuridico sottoposto a norme ben precise, chiederemo il parere e il contributo di esperti prima di procedere e poi la sottoporremo alla vostra approvazione.
5) Bando di due borse di studio nel campo biomedico. In meno di 20 anni abbiamo avuto quattro epidemie – SARS, Suina, Mers, Ebola – che non sono state di monito per gli uomini. Altre sicuramente ce ne saranno nei prossimi anni con una più alta frequenza, se l’uomo non cambia le abitudini di deturpare il territorio per una crescita indefinita del PIL. Riteniamo (e non siamo le sole) che dal disboscamento, incendi, eliminazione di biodiversità emergano nicchie naturali dove albergano virus sconosciuti con i quali non saremmo mai venuti a contatto. Pertanto vogliamo affidare nelle mani di esperti epidemiologi, microbiologi, infettivologi, genetisti, biologi molecolari ed altri esperti di biomedicina, studi sull’origine di queste gravi epidemie, sul come prevenirle, e sul come affrontarle, senza farci trovare impreparati come oggi. Lo faremo con due borse di studio da consegnare ai due più meritevoli. La proposta personale sarà posta all’attenzione del CPN e del CN per tracciarne le modalità di applicazione.
Carissime Presidenti e carissime socie, forse quanto stiamo facendo e quanto vorremmo fare è ben poca cosa per smuovere l ‘immobilismo nel quale ci troviamo. Nel momento opportuno la nostra proverbiale prassi riesploderà non più compressa dalla circostanza, perchè noi abbiamo un ricco background ed un variegato progetto per uno scopo ben definito. Per ora in questa terra desolata stiamo buttando solo pochi semi di empatia; speriamo di raccogliere sorrisi, strette di mano e abbracci, tanti, quando finalmente ci ritroveremo e saremo di nuovo a stretto contatto di gomito e ci terremo per mano a fare girotondi intorno al mondo. Tutti sogniamo quel momento di pazza gioia, impegnate in frenetiche danze e canti come tanti Baccanti. Certo è una visione ottimistica che prevede un intermezzo forse non tanto allegro, la fase post-emergenza. La sciagura presente non consente di presagire un futuro dai contorni netti. Non potendo partecipare alle cerimonie delle candele, accendiamo nei nostri cuori la candela della speranza per fugare l’ansia continua e abbiamo fede, fede intesa come fiducia negli organi competenti e fede intesa come accettazione di una realtà invisibile, la fede dei nostri padri, dei nostri nonni, che era pure nostra, ma che una modernità che adora idoli materiali, ci ha fatto relegare nei recessi più profondi della nostra memoria, l’unico strumento valido, ancora oggi, per esaudire desideri altrimenti irrealizzabili.
Vi abbraccio
Maria Concetta Oliveri
Presidente Nazionale BPW Italy