11 Marzo 2024 – Pordenone
Una nutrita audience ha riempito, ieri sera, la Galleria d’arte “Giovanni Santin” a Pordenone, per ascoltare il reading letterario e poetico “Voci al femminile,
Parole, pensieri ed emozioni in Prosa e Poesia”, protagoniste alcune autrici del Gruppo “Io scrivo”.
L’evento organizzato dall’Associazione Fidapa Pordenone e la Fondazione Giovanni Santin onlus, sostenuto dall’Associazione Panorama, è stato presentato dal critico d’arte e giornalista, Giovanna Calvo Di Ronco, ed ha voluto celebrare la sensibilità, gli orizzonti poetici, la forza e la resilienza delle donne, come ha ben sottolineato la Presidente Fidapa Morena Cristofori, richiamando le finalità della Giornata Internazionale della Donna.
Tra i presenti la Vicepresidente Fidapa, Maria Luisa Casucci , la Past President, Annamaria Poggioli , la critica d’arte Alessandra Santin, anche nella veste di padrona di casa, e la professoressa Franca Benvenuti.
Sei autrici, Martina Boz, Giovanna Calvo Di Ronco, Sandra Conte, Rosanna Cracco, Chiara Vergani e Marilena Parro Marconi, hanno offerto, all’attento e partecipe pubblico, pagine di poesia, nate da un sentire e da palpiti di vita al femminile, mettendo in evidenza, ciascuna con il proprio stile, temi universali come l’amore, la sofferenza, la solidarietà, la caducità della vita, l’entusiasmo della gioventù…
Momenti, emozioni, riflessioni, diventati eterni grazie alle “parole”, che attraverso la sensibilità artistica di ciascuna hanno veicolato, con colori diversi, sentimenti appartenenti ad ogni essere umano e per questo immortali.
L’atto creativo delle talentuose autrici ha reso così, come in un mosaico, la bellezza e lo splendore della voce poetica femminile, del suo animo ora gioioso, ora nostalgico, ora generoso, ma in ogni caso con armonia, qualità primaria della donna.
Come ha osservato Maria Luisa Casucci, nei componimenti di queste artiste abbiamo ritrovato “la curiosità attenta e vivace di ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’ e ‘gli occhi ridenti e fuggitivi’ della poesia ‘A Silvia’ del Leopardi”, a riprova che l’animo dell’artista è da sempre in ascolto, capace di tradurre le proprie esperienze emotive in linguaggi universali.
Antonietta Maria di Paola